SAES si dedica principalmente all’ampliamento e alla produzione di barriere biofilmiche per il confezionamento alimentare, nell’ambito del Work Package 4 (Sviluppo e implementazione del sistema circolare di plastica e bioplastica). SAES sta sviluppando una formulazione adatta basata su materie prime derivanti dai rifiuti dell’industria ittica, che funge da rivestimento attivo barriera per i prodotti di imballaggio. La formulazione acquosa include gelatina, plastificanti naturali, agenti reticolanti e dispersanti. Lo sviluppo e i test di nuove lacche a base acquosa vengono condotti in lotti che variano da 1 kg a 50 kg.

Inoltre, SAES valuterà la fattibilità industriale e la scalabilità del rivestimento sviluppato per la produzione su larga scala. SAES lavorerà all’ingrandimento del processo di preparazione del rivestimento a base di pesce utilizzando una linea pilota di rivestimento roll-to-roll. Il progetto utilizzerà film bio-based commerciali per sviluppare soluzioni di confezionamento compostabili.

Il Progetto

Il progetto “EcoeFISHent” riceve finanziamenti dalla Commissione Europea tramite il programma Horizon 2020 e si concentra sulla regione della Liguria e il nord-ovest dell’Italia. Questo progetto quinquennale coinvolge 34 partner provenienti da sette paesi ed è coordinato da FILSE S.p.A., l’ente tecnico che supporta e assiste lo sviluppo economico e sociale della Regione Liguria.

L’obiettivo principale è dimostrare la fattibilità di un cluster replicabile e sostenibile per il dispiegamento territoriale, basato sui principi di neutralità climatica e sui concetti di economia circolare. Il progetto mira a creare sei Catene di Valore Circolari (CVC) interconnesse che integrano le economie blu e verde. Queste CVC intenderanno promuovere l’armonizzazione tra le attività industriali ed economiche umane con gli ecosistemi marini e le aree protette.

Il progetto ha l’obiettivo di rendere più efficienti le operazioni nel settore della pesca, incluso il trattamento dei suoi residui industriali, e di istituire una comunità regionale che non impatta negativamente sul clima, facendo leva su strategie economiche incentrate sulla sostenibilità e il riciclo. Questo include migliorare il valore dei rifiuti tramite processi di pre-trattamento e l’estrazione di sostanze attive da un punto di vista biologico, il riutilizzo delle reti e delle attrezzature da pesca dismesse, e il supporto a vari settori industriali come quello alimentare, automobilistico, cosmetico e del packaging. Il progetto punta anche a produrre fertilizzanti e biodiesel per il settore agricolo.

Al cuore del progetto c’è la volontà di sviluppare e applicare tecnologie all’avanguardia per trattare e sfruttare in modo responsabile ed efficiente i residui derivanti dalla lavorazione del pesce.

Il progetto punta a creare ingredienti attivi e gelatina per arricchire integratori alimentari di qualità e prodotti per la cura della pelle. Si prefigge anche di sviluppare materiali per imballaggi alimentari che siano allo stesso tempo biodegradabili e compostabili. Inoltre, mira a trasformare i rifiuti dell’industria della pesca in prodotti utili come fertilizzanti, biodiesel, ingredienti per la cosmesi, materiali per il settore automobilistico e imballaggi per prodotti di bellezza.

Questo progetto adotta un metodo di lavoro che favorisce la collaborazione tra settori diversi, quali alimenti integratori, cosmetici, imballaggi, prodotti derivati dalla trasformazione biologica, miglioratori del terreno e componenti per auto. L’intento è valorizzare i materiali di scarto e i sottoprodotti derivanti dalla pesca e dalla sua lavorazione, cercando punti di incontro e collaborazione con le parti interessate del settore.